Come la Generazione Z sta rivoluzionando i Social Media

La Generazione Z sta rivoluzionando il modo in cui comunichiamo, condividiamo e connettiamo online: sono creativi, innovativi e non hanno paura di rompere le regole del gioco per crearne di nuove, quindi allacciate le cinture e preparatevi a scoprire come i giovani stanno plasmando il futuro dei social media.

Social Media: da connessioni a media di intrattenimento

Originariamente, i social media erano incentrati sulla creazione di connessioni sociali, offrendo alle persone modalità per interagire e mantenere i contatti con amici, familiari e conoscenti.
Per “connessioni sociali” si intendevano quelle relazioni che, pur esistendo nel mondo reale, trovavano nei social media un’estensione naturale e continua.
Piattaforme come MySpace, Facebook e Friendster consentivano agli utenti di creare profili personali, aggiungere amici, condividere aggiornamenti di stato, foto e video, e partecipare a gruppi di interesse comune. Queste attività social permettevano di restare aggiornati sulle vite degli altri, organizzare eventi, scambiarsi messaggi privati e commentare i post altrui.

Oggi, questa caratteristica sta evolvendo verso una prospettiva più orientata ai media di intrattenimento e informazione.
Ma la Gen Z sta abbandonando completamente i social media? Assolutamente no, ma l’uso che ne fanno sta cambiando significativamente. Esaminiamo come!

La Gen Z sui Social: osservatori silenziosi ma presenti

Nati tra il 1997 e il 2012, i membri della Generazione Z sono “nativi digitali” che giocano un ruolo fondamentale nel panorama digitale. Sebbene influenzino enormemente i trend sui social media, preferiscono ora un approccio più discreto.

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Uno studio condotto da Skuola.net ha rivelato che il 72% della Gen Z e della Gen Alpha utilizza i social media in modo discreto, tramite profili “semi-vuoti”, con pochi post e alcune stories in evidenza.
Nonostante sembrino quindi meno attivi, continuano ad utilizzare i social media per osservare amici e influencer senza necessariamente partecipare attivamente.

Il timore di perdere qualcosa, e di rimanere tagliati fuori (FOMO) li spinge a consultare i social in brevi sessioni, per questo preferiscono contenuti dinamici come le stories, più immediati e autentici rispetto ai post e ai reel.

TikTok, con i suoi video di pochi secondi, è diventato il simbolo di questa tendenza. Questi video non solo catturano l’attenzione rapidamente, ma sono anche facilmente condivisibili, contribuendo alla viralità dei contenuti. La capacità di creare e modificare video in modo creativo ha reso i giovani utenti dei veri e propri creatori di contenuti, capaci di influenzare trend e mode.

#MonkMode: disconnessione sociale e digital detox

Grazie a questi meccanismi si sono creati fenomeni come il #MonkMode, che ha guadagnato enorme popolarità negli USA con oltre 76 milioni di visualizzazioni su TikTok, e che promuove una disconnessione dai social media per migliorare la concentrazione e ridurre la FOMO. Molti studenti testimoniano che questa pratica li aiuta a essere più concentrati sugli obiettivi e a ridurre la pressione di apparire perfetti online.

Alla Ricerca dell’Autenticità

L’autenticità è diventata una priorità: mentre in passato si puntava all’immagine perfetta, oggi i giovani preferiscono mostrarsi in modo autentico e umano. Questa tendenza ha spinto anche alcuni brand di lusso a seguire un approccio più discreto e autentico sui social media.

La Generazione Z preferisce seguire influencer e creator che mostrano il loro vero io, senza filtri eccessivi o vite perfette. Questa autenticità crea un legame più forte tra i creator e i loro follower, basato sulla fiducia e sulla genuinità. Le storie di Instagram e i live streaming su piattaforme come Twitch permettono agli utenti di condividere momenti reali della loro vita, creando un senso di intimità e connessione.

Attivismo Digitale

Ma non solo intrattenimento: la Generazione Z utilizza i social media anche come piattaforme per l’attivismo e il cambiamento sociale. Movimenti come #FridaysForFuture e #BlackLivesMatter hanno trovato una voce potente su queste piattaforme, mobilitando milioni di giovani in tutto il mondo. I social media diventano così strumenti per sensibilizzare, informare e organizzare azioni collettive, dimostrando che la generazione Z non è solo spettatrice, ma protagonista attiva nel plasmare il futuro.

La Generazione Z sta ridefinendo l’uso dei social media, privilegiando un approccio meno visibile ma comunque presente. Questo cambiamento apre la porta a nuove sfide e opportunità per i brand: seguire il trend dell’abbandono dei social o adottare un approccio più autentico e discreto per soddisfare le esigenze di questa nuova generazione? La risposta potrebbe determinare il futuro del marketing digitale.

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