La farmacia è sempre stato un posto rassicurante.
Soprattutto quelle antiche, con le pareti in mogano scuro e i vasi in ceramica bianca con le scritte blu.
Lì ti sentivi al sicuro: non era possibile che non ci fosse una cura per i tuoi mali. Centinaia di anni erano passati in quel posto e migliaia di prescrizioni erano state create. Cura e conoscenza avevano la stessa radice. Perfino il microbo che ti stava ammorbando in quel momento aveva una sorta di deferenza, solo entrando iniziavi a stare meglio!
Questo posto magico e meraviglioso sta mutando, come tutto e tutti del resto, lasciando spazio alla tecnologia, alla digitalizzazione, alla realtà virtuale.
Comodo, pratico, sterile, efficientissimo.
Al Cosmofarma di Bologna, la fiera internazionale delle farmacie terminata la settimana scorsa, si è proprio parlato di questo.
La Farmacia 2.0 sarà iperconnessa e grazie a delle app metterà a disposizione scaffali virtuali dove il farmacista (digitale) fornirà consigli che spaziano dal miglior integratore prima della gara amatoriale, alla gestione di patologie croniche.
Visto che “più sani è più belli”, ma probabilmente è vero anche l’inverso … ci saranno inoltre spazi per la cura estetica, apparecchi elettronici e lettini futuristici.
Il farmacista non sarà più l’ultima spiaggia per un malanno durante un giorno festivo, ma il tecnologico compagno connesso h24.
Sempre che ci sia una buona connessione.