Oggi è l’Earth Day, la più grande manifestazione ambientale del pianeta, una giornata in cui tutti i cittadini del mondo decidono di unirsi per celebrare, ma soprattutto salvare il pianeta Terra.
Ad un mese e due giorni esatti dall’equinozio di primavera, tutti gli anni, migliaia di istituzioni sovranazionali (come le Nazioni Unite), associazioni, enti, ma anche singoli individui si uniscono per accendere i riflettori sul nostro patrimonio più grande, al quale non solo diamo poco sostegno, ma che stiamo scientemente distruggendo.
La manifestazione nata nel 1970 a seguito di un disastro ambientale, ha visto scendere in campo 20 milioni di cittadini americani per dimostrare che il nostro pianeta ci appartiene e che tutti assieme possiamo salvarlo.
Nel corso degli anni questa giornata è diventata un punto d’incontro e momento di riflessione a livello mondiale, coinvolgendo ogni anno un miliardo di persone in ben 192 nazioni.
Ma cosa possiamo fare di concreto?
Abbiamo modo con le nostre azioni quotidiane di preservare il nostro pianeta?
Si.
Le Nazioni Unite hanno stilato un piccolo vademecum per ridurre concretamente il riscaldamento globale del pianeta con piccole scelte e azioni da attuare nel nostro quotidiano
Da lavarsi i denti con lo spazzolino non elettrico a viaggiare il più possibile con il treno anziché con la macchina.
E per ogni azione “corretta” viene riportato il “risparmio” concesso al pianeta.
Poco, pochissimo se pensiamo venga fatto da una sola persona, ma immenso se tutti lo facessimo.
Siamo 7 miliardi di persone, nulla cambierà mai se non facciamo in modo che il cambiamento parta da noi.