L’e-commerce supera i 13 miliardi di euro, ma solo il 4% delle aziende vende online. Roberto Liscia presidente di Netcomm presenta dati rilevanti sullo sviluppo dell’ecommerce in occasione dell’appuntamento istituzionale tenutosi a Roma il 19 febbraio: “Le imprese italiane che vendono online sono oggi solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto“.
Sempre secondo l’analisi di Netcomm 1,2 miliardi di persone nel mondo acquistano sul Web, eppure il Made in Italy non riesce ancora ad affermarsi nella vendita online. Un’opportunità per ‘economia italiana, quella della vendita online, che fatica a trovare concretezza; eppure i prodotti del nostro paese sono invidiati e ambiti in tutto il mondo.
Le piccole e medie imprese, ossia la maggior parte delle aziende italiane, non riesce a competere sul web e questo è dovuto principalmente alla bassa struttura interna delle stesse, alla mancanza di figure dedicate alla gestione delle promozioni e ai vincoli fiscali. In questo modo l’ecommerce da opportunità prende quasi le sembianze di ostacolo.
Netcomm, nello scenario presentato, avanza una serie di proposte, indicazioni e priorità per permettere uno sviluppo sostenibile; nelle sue considerazioni entra in merito del profilo fiscale, legale e nelle modalità di pagamento. Va quindi a toccare tutti gli aspetti maggiormente critici e legati alle rigidità burocratiche del sistema italiano.
Speriamo che una maggiore attenzione ai principali ostacoli legati alla vendita online possa permettere alle pmi italiane di attivarsi su questi canali con il successo che meritano i prodotti Made in Italy di qualità.
Tutti i dettagli sullo studio di Netcomm e le relative proposte sono disponibili nel documento: “E-commerce: scenario di riferimento e quadro normativo: proposte, indicazioni e priorità per uno sviluppo sostenibile” disponibile nel sito.