Al giorno d’oggi tutti utilizziamo hashtag, ma come sono nati e quale è il loro vero scopo?
Hashtag: un po’ di storia
Il famoso cancelletto era già utilizzato all’inizio dell’era di Internet per classificare i contenuti delle chat all’interno dei blog, tuttavia è nei social network che ha avuto maggiore successo.
È comparso per la prima volta nel 2007 su Twitter, quando in una San Diego devastata da numerosi incendi, le persone usavano l’hashtag “#SanDiegoFire” per identificare i post che trattavano dei focolai. Questa funzione è stata così apprezzata che anche Instagram e Facebook la inseriscono, rispettivamente nel 2011 e nel 2013; Linkedin si è accodato solo nel 2018.
Come sfruttare al meglio gli hashtag
Così gli hashtag sono entrati nella nostra quotidianità, con la funzione di raggruppare e indicizzare i contenuti, dandogli maggiore visibilità. Tuttavia questo non significa che se a un contenuto vengono assegnati tanti hashtag, abbia maggiore visibilità; anzi, come le parole, devono essere usati sapientemente, e in maniera coerente col messaggio che si vuole mandare, altrimenti si rischia di venire penalizzati dalla piattaforma (detto con un termine tecnico, si incorre in uno shadow ban).
Strumenti utili per l’utilizzo degli hashtag
Prima di utilizzare un hashtag è importante anche controllare se sia già stato usato e in quale campo, per non cadere in imbarazzanti scivoloni.
Per scegliere gli hashtag migliori da usare esistono tool online come: